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ABBEVERATOIO: fonte attrezzata per l’abbeveraggio degli animali, costituita da una grande vasca in pietra

AGRIMENSORE: ufficiale incaricato dalla Regia Dogana a provvedere alle misurazioni (reintegre) del suolo tratturale

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BRACCIO (UNITÀ DI MISURA): unità di misura per tessuti e corde (0,65 metri)

BRACCIO TRATTURALE: arteria di collegamento della viabilità minore. I bracci sono considerati ulteriori vie secondarie del sistema

BUTTERACCHIO: aiutante del buttero nelle attività di raccolta e conduzione del gregge

BUTTERO: addetto alla custodia di cavalli, muli e asini. Durante il viaggio era addetto al trasporto delle masserizie

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CACCHIO: strumento di legno applicato al collo della pecora per immobilizzarla al momento della mungitura

CALDAIO O COTTURO: piccola pentola in rame per preparare il cibo

CAPPELLA: edificio di culto costruito in prossimità dei tratturi consentiva i momenti di preghiera devozionale da parte dei pastori verso i loro santi protettori

CAROSATORE O TOSATORE: addetto alla tosatura delle pecore

CASCIARO: addetto alla lavorazione del formaggio

CIAVARRARO: pastore addetto a sorvegliare il bestiame di un anno

CIPPO LAPIDEO: elemento in pietra sbozzata con l’indicazione RT (Regio Tratturo). Veniva posto durante le operazioni di reintegra come termine di confine tra il suolo coltivato e il tratturo. E’ possibile trovare cippi lapidei di diversa manifattura in base al periodo in cui vengono posti

CROCE VIARIA: elemento architettonico devozionale posto in luoghi nevralgici dei percorsi tratturali, costituiva oltre che un richiamo mistico anche un punto di orientamento per il cammino

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FARDELLO: bagaglio che i pastori transumanti portavano con loro. Il fardello era fatto di una pelle di pecora ben conciata, all’interno i pastori mettevano due coperte e un cuscinetto che potevano utilizzare per apparecchiare un ‘comodo’ giaciglio

FIDA: promessa di pagamento al termine del periodo di svernamento. Il pastore doveva sottoporre al funzionario delegato il bestiame che veniva contato e segnato nel libro mastro; al pastore veniva consegnata una bolla, la fida, che il locato provvedeva a pagare

FIERA: strettamente legata al mondo della transumanza, la fiera rappresenta il momento della compravendita dei prodotti pastorali. Tra le fiere più importanti nei secoli si annovera quella di Foggia

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GUALCHIERA: edificio in muratura consentiva lo svolgersi di alcune attività dell’industria lanaria e in particolare la lavatura e la sgrassatura dei filati o dei panni grezzi

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IMBASTO: grossa sella di legno che si pone sul dorso degli animali da soma per collocarvi il carico

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JAZZO: struttura a supporto e presidio della produzione pastorale e cerealicola. Gli jazzi sono costituiti da un ampio recinto suddiviso in scomparti: da stalle realizzate in pietra viva con coperture in muratura o in legno e da alcuni locali, che servono anche da abitazione per gli operatori. Qui, accanto a grandi camini si compie la lavorazione del latte

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LOCATO: proprietario degli armenti, colui che in epoca di Regia Dogana usufruiva delle locazioni. I Locati (affittuari) potevano essere ricchi imprenditori, feudatari, nobili, monaci, notabili, individui che avevano visto nel mondo transumante una possibile ricchezza

LOCAZIONI: grandi appezzamenti di terreno adibiti a pascolo

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MASSARO: uomo di fiducia del proprietario di armenti, situato al vertice della gerarchia pastorale

MASSERIA: edificio in muratura attrezzato per le attività di produzione e trasformazione dei prodotti pastorali e cerealicoli

MORGIA (pesco): blocchi naturali affioranti pressoché costituiti da rocce carbonatiche. Nelle fessure e voragini presenti hanno trovato riparo nei secoli anche i pastori

MUNGITURO: struttura nella quale si provvede alla mungitura delle pecore, costituito da una costruzione centrale di forma generalmente quadrangolare, di dimensioni ridotte, fornita di due aperture contrapposte e comunicanti, ognuna con un recinto esterno di forma circolare

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PALMO: unità base di misura lineare. Equivalente a 12 once e a 0,26 metri, per il palmo antico; a 10 once e 10 decimi e a 0,264 metri, per il palmo decimale

PASSI NAPOLETANI: unità di misura: un passo=1,852 mt.

PASTORE: badava e conduceva il bestiame

PASTORICCHIO: ragazzo scapolo addetto al guardianato del bestiame

PECORA GENTILE DI PUGLIA: razza tipica della transumanza meridionale dovuta ad un incrocio di arieti di razza merinos provenienti dalla Spagna con la razza locale carfagna

POSTE: le locazioni sono a loro volta suddivise in poste, terreni più o meno grandi che vengono ceduti in affitto ai locati

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QUINDICINA: diritto del pastore ad avere dopo dodici giorni di lavoro tre giorni di vacanza, complessivamente la “quindicina”. In quei giorni di vacanza il pastore veniva sostituito dallo scapolo

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REGIA DOGANA: La Dogana della Mena delle Pecore di Puglia rappresenta una grossa azienda statale con autonomia propria capace di rendere ingenti somme di denaro. Istituita da Alfonso I d’Aragona il 1° agosto 1447 garantisce una gestione rigida della pratica transumante e norme severe sulla circolazione del bastiame tra l’Abruzzo e la Puglia

REINTEGRA: l’operazione di reintegra era un’attività di controllo, di verifica e di ripristino delle zone usurpate. Gli agrimensori provvedevano a misurare il suolo tratturale e a reintegrarlo, portarlo cioè alla misura prevista dalla Dogana

RIPOSO LATERALE: vaste aree dedicate al pascolo e alla sosta degli animali. I riposi sono situati lungo il percorso tratturale e sono più o meno grandi aree di pascolo attrezzate con fontanili e abbeveratoi, spesso si trovano in prossimità di corsi d’acqua per consentire l’abbeveraggio alle greggi e il rifornimento d’acqua ai pastori

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SCAPOLO: pastore non ammogliato, faceva da tramite tra il luogo di pascolo e il luogo di origine dando il cambio al pastore durante la quindicina

SIEPE: le siepi costituivano la linea di confine tra il suolo coltivato e il tratturo, in genere erano di rosa canina, di biancospino o di prugnolo

SOTTO-MASSARO: aiutante del massaro

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TAVERNA: edificio in muratura in genere localizzato in prossimità del tratturo, consentiva la sosta e il riposo per gli agrimensori, i pastori e gli addetti alla transumanza e ai viandanti in genere

TOPPO: cima, sommità

TRANSUMANZA: forma di spostamento migratorio di uomini e animali da un luogo di pianura a un luogo di montagna per consentire l’approvvigionamento di foraggio agli animali durante tutto l’arco dell’anno

TRATTURELLO: nel complesso sistema della transumanza costituiscono la viabilità secondaria. Questi in genere consentono di spostarsi da un tratturo all’altro in maniera trasversale, sono larghi in base alla morfologia dei luoghi e alla funzione che espletano 10, 15, o 20 passi pari a metri 18,50, metri 27,75, metri 37

TRATTURO: caratterizzato da un manto erboso era la via principale della mobilità della transumanza. I tratturi ebbero negli anni larghezza variabile: in epoca aragonese erano larghi 60 trapassi (111 metri circa)

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